Cercando di lasciarsi alle spalle le loro vite travagliate, due fratelli gemelli tornano nella loro città natale alla ricerca di un nuovo inizio. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta e qualcosa di malvagio li attende...

Immaginatevi una storia che metta insieme il mito dei vampiri, la condizione degli afro-discendenti nell’America degli anni ’30, le vicende del leggendario bluesman Robert Johnson, Al Capone ed elementi biografici della famiglia di chi l’ha scritta. Il risultato finale è uno dei film più interessanti e riusciti della passata stagione cinematografica.

Sinners è un film affascinante, solo all’apparenza “commerciale”, che getta le basi di un universo narrativo originale e sorprendente.

Il film scritto e diretto da Ryan Coogler non si basa su un’unica storia vera, ma intreccia diverse realtà storiche e mitologiche. Il risultato finale è un film “politico”, capace di “usare” il genere horror come metafora delle ingiustizie sociali, che sfrutta l’archetipo del vampiro per un’opera che tratta il tema dell’identità e della comunità.

Ryan Coogler firma un film dall’anima duplice (volendo anche triplice), dove l’estetica ricercata, una regia attenta ai dettagli umani, l’occhiolino strizzato ai film di puro intrattenimento e le bellissime musiche originali, ricche di contaminazioni multi–etniche, si fondono con una narrazione che esplora legami familiari, memoria e traumi personali. Attraverso i protagonisti gemelli Elijah ed Elias, interpretati entrambi da Michael B. Jordan, la “pellicola” mette in scena uno scontro tra passato e presente, tra mostruosità soprannaturali e ipocrisie reali, restituendo un’opera che diverte, angoscia e fa riflettere, senza mai rinunciare alla profondità emotiva.

Allargate lo sguardo, lasciando a casa i pregiudizi, ma soprattutto non alzatevi fino alla fine dei titoli di coda…

“Continua a ballare con il diavolo… un giorno ti seguirà fino a casa”