Nora è una giovane madre e casalinga che vive in un pittoresco villaggio con suo marito e i due figli. La campagna svizzera non è colpita dai disordini sociali che il movimento del’68 si porta dietro. Neanche la vita di Nora ne risente; è una donna tranquilla, amata da tutti. Fino a quando inizia a battersi pubblicamente per il suffragio femminile, che tutti devono votare per le elezioni del 7 febbraio 1971.

I diritti (e i doveri), insiti in una sana democrazia, che oggi diamo per scontati, non sono sempre stati così.

Contro l’ordine divino è un film di pura finzione che racconta una storia vera, ispirata alle lotte che hanno portato all’ottenimento del diritto di voto per le donne in Svizzera.
La bravissima regista Petra Volpe riesce a raccontarci una storia di emancipazione femminile, dalle tematiche drammatiche, con la leggerezza dell’ironia.
Ambientato nella Svizzera degli anni ’70, quelli delle tante manifestazioni per i diritti in tutto il Mondo, questo piccolo grande film ha il potere, utilizzando un tono “leggero”, di mostrarci come i cambiamenti collettivi passano sempre da mutamenti individuali e di quanto il “noi” sia sempre più forte dell’”io”.

Il destino non può esistere se non ce lo meritiamo…

“Ammettere le donne alla politica è andare contro l’ordine divino”